COMUNE DI CELICO, PORTONE BLOCCATO: BOICOTTAGGIO ELETTORALE O SERRATURA ARRUGGINITA?

COMUNE DI CELICO, PORTONE BLOCCATO: BOICOTTAGGIO ELETTORALE O SERRATURA ARRUGGINITA?

A Celico la porta del comune non si apre e stamane sfondarla con le maniere forti  a nessuno degli impiegati è sembrata la scelta giusta per aprirla.

Colpa di un boicottaggio elettorale o di una vecchia serratura arrugginita?

IL SINDACO ANTONIO FALCONE E DI SPALLE LUIGI CORRADO

Sul posto era presente l’ex sindaco e  attuale consigliere, Luigi Corrado (di spalle nella foto)  che diligentemente come si fa in questi casi, per evitare rischi di danneggiare la serratura o magari di spezzare la chiave, ha consigliato l’uso di uno spray lubrificante nei vari meccanismi.

Ma ironia del destino, anche il suo SVITOL non ha prodotto gli effetti sperati; probabilmente sarà costretto a cambiare il simbolo della sua LISTA CINICA, con la quale nutriva e nutre fondate speranze di spalancare le porte del comune alla sua nuova formazione politica amministrativa.  

Stessa sorte è toccata al sindaco che pur avendo in mano diversi duplicati (vedi foto) non è riuscito ad aprire un  portone apparentemente blindato da lui stesso in virtù di tutte quelle opere realizzate ed annunciate in questi giorni su Facebook.

 La scelta più oculata a detta dei presenti,  sembrava quella di chiamare i vigili del fuoco.

Ma sia il sindaco che il suo ex dopo un breve consulto decidevano, per non dare spazio all’incresciosa notizia, di provvedere all’ingresso in comune con mezzi propri.

Sul posto, oltre agli impiegati, alla guardia comunale e qualche curioso erano presenti anche i gilet gialli i quali, in un primo momento, si erano offerti, con la scala in dotazione, di salire al primo piano dell’edificio e con la rottura di un vetro entrare in comune.

Ma il sindaco giustamente, dopo una toccata alle parti basse, ha pensato bene di evitare, in vista delle prossime elezioni comunali, che il colore giallo di cui si tinge metà del nuovo governo, non potendo ancora farlo dalla porta,  entrasse anticipatamente da una finestra anche nelle stanze del comune.   

Una decisione scaramantica più che giustificata, sfociata poi nella saggia decisione di affidarsi, anche se con qualche disappunto di un simpatizzante presente del M5S, ad un addetto con indosso il vecchio gilet rosso, fortunatamente per il sindaco, sprovvisto di quello giallo da poco dato in dotazione ai lavoratori dei servizi esterni comunali.

L’ufficio stampa del comune, interrogato sul fattaccio, non ha voluto al momento rilasciare comunicazioni, in attesa delle opportune verifiche della scientifica sul mal funzionamento della serratura incriminata.

 Alla notizia della sua sostituzione, il portavoce dell’opposizione in comune del M5S in un post ha annunciato d’accordo con il candidato a Sindaco:

“OPERAZIONE PORTE APERTE E VIDEO SORVEGLIANZA IN STREAMING”.

“Un ulteriore risparmio per i cittadini, oltre alle indennità non percepibili, su altri eventuali cambi di serrature e relative chiavi che potrebbero avvenire per eventuali boicottaggi o per scarsa manutenzione della stesse.”

Insomma, tutto è bene quel che finisce bene, a scanso di eventuale altra ruggine da eliminare nell’ambito del manufatto edilizio e tra alcuni componenti dell’uscente amministrazione comunale.

  

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