COSENZA, PONTE DI CALATRAVA: LA GRANDE “EREZIONE”

Scritto e pensato nelle notte da Birbanti Quattromani

Il “PENONE” della vela di Calatrava nella fase di “erezione”

Grande eccitazione di vulve vogliose e “stupor mundi” tra grandi consumatori di Prostamol ha suscitato la grande erezione del “PENONE” della vela di Calatrava conclusasi a Cosenza nel tardo pomeriggio di ieri. Tra applausi e fuochi d’artificio il popolo entusiasta ha consacrato  così il nuovo simbolo della città ai posteri della Gens  Bruzia. A margine della grande manifestazione, si era tenuto in mattinata in città un grande convegno dal tema intrigante: COSENZA – SEX ON THE CITY – QUALE FUTURO!

Promotore e Relatore del convegno il Prof. Giulio Verga,  Magnifico Erettore dell’Università “ Anormale” di Pisa, coadiuvato sullo spinoso tema dell’impotenza dal famoso Andrologo Gustavo Dandolo primario del Policlinico di Chiavari e dalla Ginecologa Maria Desiderio Vaccarezza, libera docente alla prestigiosa Università, “LA SORCONA” di Parigi, specialista sui disturbi della frigidità femminile. Tutto il convegno è stato sponsorizzato  da una famosa ditta produttrice di protesi andro-falliche con sede a Casablanca. Per l’Italia era presente al convegno il Presidente della compartecipata azienda italiana ANDROS Spa, Pasquale DO-MANICO. Nutrita la partecipazione al convegno della stampa italiana ed estera che in concomitanza con il grande evento serale dell’innalzamento del “PENONE” di Calatrava è riuscita a prendere due piccioni con una fava. Tra la stampa più accreditata sul tema la corrispondente da Roma del “FALLO QUOTIDIANO”  Addolorata SOTTOLANO e il noto giornalista del “Resto del CAZZINO” Felice DALLASEGA.

Sull’opportunità di questa grande opera in città infuriano accese polemiche tra sostenitori  e denigratori del progetto realizzato dall’attuale Amministrazione Bruzia e promossa in” illo tempore” dal compianto Sindaco di Cosenza, On. Giacomo Mancini. Su questo tema si fa molta confusione tra Erezione ed Elezione tra chi la butta sul faceto e chi sul serio, invece, intravede nell’operazione una grande speculazione politica. Da notare che la maggior parte della popolazione convenuta ha potuto godere dello spettacolo dalla grande balconata del ponte Alarico, ai più in provincia, noto come “u ponte e S. Franciscu” dalle cui sottostanti arcate, vigila sul suo tesoro nascosto, la maestosa statua di Re Alarico. Segnali del destino: immortalato “ERETTO”, anche lui, sul dorso del cavallo.  In conclusione si può consacrare, senza tema di smentite, Cosenza, sempre vogliosa di primati europei, la prima città al mondo, custode di  grandi e maestose erezioni.