DALLA CINA CON “FAVORI”?

Per il Sindaco si profila un altro scandalo. A Wall Street il Bruzio nei confronti dell’Euro è in caduta libera. Vale la metà.

Nuovi guai, come prevedibile, per Mario Occhiuto. Questa volta arrivano dalla Cina. E nel mirino c’è anche il Bruzio, la nuova moneta Cosentina.

Appena superato, più o meno indenne, la protesta contro la Metro Tranvia e l’acquisizione del Jolly Hotel, il creatore del Bruzio dovrà presentarsi dai giudici romani per un’inchiesta su presunti finanziamenti cinesi che hanno coinvolto in prima persona Corrado Clini, all’epoca Ministro dell’Ambiente e dal  2009 membro di The China Council for International Cooperation on Environment and Development (CCICED), un comitato internazionale di esperti che assiste il Premier Cinese sulle politiche della Cina per la protezione dell’ambiente globale

Appalti e presunti “favori” su cui la Guardia di Finanza ha inteso far luce rivolgendosi alla Direzione distrettuale antimafia di Roma la cui Procura,  giorni fa, ha notificato l’avviso di conclusione indagini per 25 persone indagate a vario titolo per associazione a delinquere transnazionale, corruzione, peculato, turbativa d’asta e abuso d’ufficio.

Confidando sull’innocenza del Sindaco un atroce dubbio ci assale.

Di questi tempi per un solerte amministratore procurarsi un avviso di garanzia è un gioco da ragazzi anche se molte inchieste sulla corruzione dei politici spesso finiscono quasi tutte a tarallucci e vino.

Lo sa bene il nostro Sindaco, continuamente additato dai suoi feroci denigratori come maestro del malaffare.

Noi riteniamo invece che l’avviso di garanzia se lo sia auto procurato, con un trucco cinese,  per fregiarsi non più primo cittadino di Cosenza, Città Europea ma, niente poco di meno che, come primo sindaco di una Città Transnazionale.

PER QUESTO ED ALTRO A DIVENIRE, COMUNQUE VADA, PER SUPER MARIO SARA’ UN SUCCESSO!.