DISCARICA DI CELICO: LA REGIONE CONTINUA A   PRENDERCI PER IL NASO…ELETTRONICO!

DISCARICA DI CELICO: LA REGIONE CONTINUA A PRENDERCI PER IL NASO…ELETTRONICO!

Gli odori costituiscono uno dei più rilevanti aspetti negativi di impatto ambientale degli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti; sebbene in generale non siano stati dimostrati effetti diretti sulla salute, esse sono causa di indubbio e persistente fastidio per la popolazione residente nelle vicinanze, diventando elemento di conflitto sia nel caso di impianti esistenti, che nella scelta del sito di localizzazione di nuovi impianti. L’inserimento nella nostra realtà di una mega discarica e l’accettazione da parte della popolazione è, infatti, quasi sempre condizionata, oltre che dagli impatti ambientali legati alle emissioni inquinanti anche, in maniera sempre crescente, dall’impatto olfattivo molesto spesso associato a tali installazioni.

L’interesse verso questo problema si è accentuato soprattutto negli ultimi anni,  grazie alla maggiore attenzione rivolta alla tutela dell’ambiente e alla salute umana, ma anche a causa dell’ubicazione degli impianti in zone sempre più urbanizzate.

Un ruolo determinante nella valutazione dell’entità del disturbo derivante dai cattivi odori è svolto dall’opinione pubblica, spesso portata ad associare emissioni sgradevoli o maleodoranti ai rischi elevati di respirare sostanze tossiche nocive alla salute.  La definizione dei limiti normativi alle emissioni costituisce un problema di non facile risoluzione, stante le difficoltà connesse alla soggettività della percezione olfattiva e alle modalità di determinazione degli odori nell’ambiente.

Dopo estenuanti stagioni di esalazioni odorigene i sindaci presilani non potendo raggiungere il risultato della chiusura, meglio che niente, non sapendo più a quale santo votarsi hanno ottenuto dalla Regione almeno un bellissimo piano di monitoraggio di 9 mesi degli odori provenienti dalla discarica di Celico.

Una vittoria che costerà alle casse regionali e ai contribuenti la cospicua cifra, si dice di 80.000 Euro.

Ma si sa, per la salute non si deve badare a spese.

Durante il corso della presentazione a Celico del progetto ad opera della  osmotech di Pavia  specializzata nelle analisi delle molestie olfattive è emerso quanto segue.

Ad una mia precisa domanda rivolta al responsabile commerciale della società dott. Luca Sansone e  all’Ing.  Francesco Filippelli specialista  in “ continuo con gli odori”  se le loro analisi  erano  in grado di stabilire la pericolosità di sostanze tossiche  per la salute hanno risposto con molto garbo con un deciso  e sincero “NO”.

Allora mi chiedo e ci chiediamo a cosa serve questo progetto se il monitoraggio di possibili inquinanti odorigeni stabilisce solo il nome della puzza?

Immagino già l’impazzimento dei nasi elettronici  in occasione delle sagre con annessi  arrosti di pancette e salsicie o quando in occasione di affollamenti spontanei per manifestazioni pubbliche specie a sfondo politico, l’improvvido cittadino goloso di caldarroste o di pasta e fagioli, dovrà fare i salti mortali per non essere individuato dall’apparecchiatura come  l’autore di peti  nausebondi.

Siamo alle comiche, ma alcuni vantaggi ci sono. Se il tuo vicino goloso di frittura di pesce inonda il caseggiato di odore sospetto di sicuro l’Osmotech ti saprà informare forse sulla freschezza del prodotto ma di sicuro non riuscirà a cautelarti se stai mangiando pesce al mercurio.

Allora mi domando e dico. Risulta acclarato che la vecchia discarica dismessa in Località S. Nicola, da vecchie e recentissime analisi fatte dall’Arpacal, presenta preoccupanti inquinamenti di Nickel e Manganese nelle falde acquifere.  Essendo sia il Comune di Celico che la Regione Calabria a conoscenza da tempo di questo inquinamento perché quest’ultima, come somma urgenza, ha finanziato un progetto di monitoraggio inutile e costoso sulla nuova e cincischia sull’attivazione  dei finanziamenti per un piano di caratterizzazione e di disinquinamento di quella dismessa?

Tace anche la  Procura dopo l’esposto presentato dai Parlamentari Calabresi del M5S su questi inspiegabili ritardi 

Visti i progressi  nella tecnologia informatica la Regione Calabria ad oggi risulta l’unica che ha pensato bene di adeguarsi ai tempi. 

Si ha la vaga impressione che ci vogliono tutti prendere per il naso…in primis la Regione con quello “elettronico”.

Vivremo così  tutti felici e contenti, specie se la discarica non puzza…ma molto spesso quello che non puzza uccide due volte:  sia l’anima che il corpo.



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