MAGORNO: L’ULTIMO GIAPPONESE
Il senatore del PD, Ernesto Magorno, dopo la tragedia del 3 Dicembre nella tendopoli calabrese di S. Ferdinando, ha inviato un comunicato stampa alle redazioni annunciando una feroce battaglia contro l’approvazione del decreto Salvini, già avvenuta il 28 Novembre.
Il Parlamento, infatti, con 396 Sì e 99 No lo ha approvato in via definitiva. Il Pd dopo avere annunciato il voto contrario ha inscenato una breve protesta con i deputati che hanno indossato maschere bianche sul volto per dare voce, secondo loro, agli “invisibili” che creerà questo decreto.
Cinque giorni dopo il giapponese Magorno, per distinguersi, così esternava:
“Ci aspettiamo che Salvini oggi stesso venga in Calabria e guardi con i suoi occhi gli effetti del decreto che porta la sua firma. (…) Mai avremmo voluto prendere atto di una tragedia, della terribile morte di un ragazzo in un rogo. Combatteremo in Parlamento all’atto della conversione in legge del decreto perché questo provvedimento trasuda ingiustizia e da oggi ufficialmente è generatore di morti innocenti.”
Parole sante queste del senatore Magorno, l’ultimo giapponese che come Hiroo Onada, nell’isola di Nubang, pensa ancora di combattere contro Salvini trincerandosi nei banchi vuoti di Palazzo Madama. AH Magorn’! svegliati, la guerra contro il decreto è finita.
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