OLIVERIO CONTINUA LO SCIOPERO DELLA FAME

OLIVERIO CONTINUA LO SCIOPERO DELLA FAME

Il 17 dicembre scorso, il presidente dem della Calabria, Mario Oliverio aveva annunciato lo sciopero della fame per protestare contro il suo coinvolgimento nell’inchiesta “Lande desolate”. La foto e le ultime notizie della sua protesta

Il 17 dicembre scorso, il presidente dem della Calabria, Mario Oliverio aveva annunciato lo sciopero della fame per protestare contro il suo coinvolgimento nell’inchiesta “Lande desolate”, centrata su due appalti, gestiti dalla Regione, per la realizzazione della sciovia di Lorica (località turistica della Sila) e dell’aviosuperficie di Scalea.

Per Oliverio, accusato di abuso d’ufficio, gli inquirenti della Procura di Catanzaro – guidati da Nicola Gratteri – avevano chiesto gli arresti domiciliari, poi trasformati dal gip in obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore (comune di residenza del governatore). Oliverio aveva subito professato la sua innocenza e annunciato un’opposizione clamorosa: «Di fronte ad accuse infamanti ho deciso di fare lo sciopero della fame. La mia vita e il mio impegno politico e istituzionale sono stati sempre improntati al massimo di trasparenza, di concreta lotta alla criminalità, di onestà e rispettosa gestione della cosa pubblica». Il governatore calabrese aveva espresso la sua volontà di portare avanti il “digiuno politico” anche in tv, durante una diretta della Rai. Lo sciopero sarebbe così iniziato il 18 dicembre, il giorno dopo lo scoppio dell’inchiesta. Da allora, però, della protesta di Oliverio non si sono più avute notizie. Il governatore non ha mai comunicato di voler sospendere lo sciopero della fame, ma, al tempo stesso, non sono stati diramati bollettini medici sulle sue condizioni di salute.

Fonti riservate però, come testimonia questa foto esclusiva, confermano che la protesta continua, con il rischio di compromettere seriamente il suo stato di salute.  

D’altronde, gli effetti del digiuno, dopo quasi un mese cominciano a vedersi con la manifestazione di evidenti segni di avanzato dimagrimento. Segni che non hanno minimamente intaccato la ferrea volontà di continuare la sua azione di governo, con le nuove nomine, pur nello stremo delle forze fisiche, nelle alte cariche della sanità calabrese.

“D’altronde non possiamo dargli torto…Di fronte ad accuse infamanti lo sbocco naturale non può che essere lo sciopero della fame, giammai quello della sete…per i nefasti effetti collaterali alla salute e al potere.

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