RADON, IL NEMICO INVISIBILE

RADON, IL NEMICO INVISIBILE

Il gas Radon, diffuso in tutta Europa e anche in Italia, è un nemico invisibile e silenzioso che si stima causi la morte di una persona ogni due giorni per cancro ai polmoni. L’allarme degli esperti

Le concentrazioni di gas Radon in Italia secondo le stime dell’Arpat Toscana

Quanti conoscono il gas Radon? E quanti sono a conoscenza se nel luogo in cui abitano o risiedono abitualmente vi è questa inquietante presenza? Pochi, per la verità: difatti a quasi nessuno viene in mente di far rilevare la presenza del gas nelle proprie abitazioni.
Questo ignorarne l’eventuale presenza, tuttavia, si stima possa essere nel mondo causa di morte di una persona ogni due giorni per cancro ai polmoni.
Il Radon è un nemico subdolo la cui presenza passa inosservata poiché si tratta di un gas incolore, insapore e inodore. Si forma dalla rottura o decadimento dell’uranio contenuto naturalmente nelle rocce e nel sottosuolo. Una volta formatosi, come tutti i gas, tende a volatilizzarsi ed essere respirato da chi ne viene a contatto.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, o WHO) lo ha inserito insieme al fumo di sigaretta e l’amianto tra le cause numero 1 di cancro. In Italia il gas Radon è considerato la seconda causa di morte per cancro ai polmoni.

Uno studio irlandese condotto dal Radiological Protection Institute of Ireland ha stimato di recente che solo in questo Paese ci sono 250mila persone a rischio di morte prematura. In Italia la situazione è forse meno drammatica, tuttavia anche nel nostro Paese la presenza del gas Radon è elevata in particolare in alcune regioni come la Lombardia, il Lazio, la Campagna e il Friuli. Concentrazioni di questo gas si trovano comunque in misura variabile in tutte le regioni.
A seguito dello studio irlandese, gli esperti sono in allarme. E la dottoressa Ann McGarry nella nota RPII ha dichiarato che «Nella maggior parte di queste case gli occupanti non sono a conoscenza di viverci con un grave rischio per la salute – e perché non sono a conoscenza del problema, non si possono proteggere».

Le concentrazioni di Radon nell’ambiente e nelle abitazioni si misurano in Becquerel per metro cubo (Bq/mc). E, in Europa, i limiti di concentrazione media annua nelle abitazioni è fissato in 400 Bq/mc per le abitazioni costruite prima del 1990; e in 200 Bq/mc per quella posteriori.
Una delle soluzioni pertanto rimane informarsi se nella propria zona di residenza – e in particolare nella propria casa – vi è la presenza di gas Radon e, nel caso, prendere provvedimenti: per esempio, installare dei rilevatori e misuratori. Se, a seguito dei controlli, la presenza del gas si rivelasse troppo elevata, spesso non rimane alternativa che cambiare abitazione – se si vuole proteggere la propria salute.

da LaStampa.it SALUTE

Fonte foto: Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat).

 

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