AMMINISTRATIVE A CELICO: DALLE NUVOLE UNA PIOGGIA DI STELLE

AMMINISTRATIVE A CELICO: DALLE NUVOLE UNA PIOGGIA DI STELLE

Pioggia, vento, freddo in tutta Italia. È’ maggio ma sembra novembre. A Celico il cattivo tempo non ha impedito però ai giovani candidati del M5S di scaldare i cuori  e le membra dei celichesi con la presentazione del loro programma  alle prossime elezioni amministrative.

La convention, alla presenza di una nutrita partecipazione, si è svolta ieri nel piccolo teatro delle scuole elementari dove ha partecipato e chiuso i lavori il senatore Nicola Morra.

Manlio Caligiuri, consigliere uscente, dominus di questo giovane gruppo ha aperto i lavori,  a così breve distanza dall’evento così doloroso cha ha colpito l’intera comunità, con il primo pensiero  per Antonio e la sua famiglia, cui siamo tutti vicini nel loro dolore.

Poi come fà di solito, si è profuso in un breve discorso dove non sono mancate allusioni alla mala gestione e alle diatribe in seno ai consiglieri  della vecchia maggioranza.  Per il pubblico di parte sono sembrate delle vere e proprie “iniezioni” di fiducia mentre quelle rivolte al sindaco più che semplici “punture”  sono sembrate delle vere frecciate alle terga della sua amministrazione. D’altronde il Manlio è fatto così: estendere la sua attività lavorativa anche nella politica, sindrome di una accertata deformazione professionale.

Commovente il ricordo di Antonio Spizzirri della gentile e preziosa candidata Francesca Alberto. Da laureata in scienze infermieristiche, come lei nessuno ha saputo lenire le ferite del nostro cuore per la perdita del suo carissimo amico, Antonio.

Alessandro Bruno, col suo robusto intervento non ha fatto sconti alla sua figura, genuina e membruta nell’aspetto, un vero figlio IGP della nostra amata Sila. 

Accorata la presentazione , al limite di una vera e propria dichiarazione d’amore verso il candidato a sindaco, invece quella di Angela Bruno. 

La plurilaureata Sandra D’ambrosio, minuta nell’aspetto, si è fatta apprezzare invece, volando alto sulla tematica della trasparenza, della famiglia e dell’onestà manifesta e  non evocata come valore. D’altronde “in piccol vaso sta prezioso unguento”

Mattia anche lui un vero Falcone, dopo il volo di Sandra, doveva fare di più. Ha innalzato la quota con le sue parole, fresche di speranza e di gioventù,  quasi a raggiungere le stelle.

Delicata come un orchidea, soave, con voce flebile ma sicura, Roberta Falcone, ha voluto sottolineare che per partecipare al bene comune non bisogna aver paura di metterci la faccia. Insegnante, ha raggiunto l’apoteosi della commozione in sala quando suo figlio è corso sul palco alla ricerca di un tenero abbraccio. Ha continuato senza scomporsi, terminando tra gli applausi del pubblico.

L’apoteosi tra il pubblico delle ragazze si è raggiunta con il Bello & Affascinante della Lista “Celico a 5 stelle”, Antonio Granieri.

Il filosofo della lista, ha ribadito che si può amare la propria terra, non solo come imprenditore agricolo, della Benemerita Azienda che porta il suo nome, non coltivando solo patate ma di più  con la passione per una politica che trova nella filosofia del movimento le radici della sua formazione culturale, economica e sociale. Un vero Divo!

Francesco Giuseppe, da non confondere con il figlio della famosa dinastia asburgica, ha nel suo cognome di nome e di fatto il sunto onomatopeico della nostra comunità “Paese”.

Look giovanile, taglio capelli, rasato quanto basta sidecut, il ragazzo dei cinque stelle rappresenta nella lista il prototipo dei giovani protesi al vero cambiamento.

Una pillola di freschezza che mancava  alla biologia semantica del movimento celichese. Una tazza di caffè arabica vellutata, il suo intervento, per dare lustro alle sue qualità antropomorfe di “bartender”.

“L’enfant prodige” della lista a 5 stelle è sicuramente Andrea Spadafora. Un intervento il suo, colto e asciutto, ma tagliente come una spada affondata nel ventre molle dei problemi che affliggono la nostra comunità, primo fra tutti quello della mega maledetta discarica. Da buon Spadafora, ha poi continuato a sferrare fendenti ai cultori del poltronismo e dell’affarismo, piaga sociale che ha sempre ammorbato le menti di molti figuranti sinistri del nostro comune. Laureato in scienza dell’amministrazione, ha buone chance, in futuro, anche lui di ambire a sindaco della nostra amata Celico.

All’appello è mancato il buon Renato Tropea. Problemi seri, causa di forti dolori alla schiena l’hanno costretto a trasferirsi temporaneamente in Toscana per delle cure specialistiche. Questo gli consentirà, al suo ritorno, di continuare la sua battaglia elettorale con la schiena dritta, come ha sempre fatto da uomo che non si piega alle facili promesse. Auguri Renato!

Dulcis in fundo!

L’armata di Ventura,  più che BRANCA…BRANCA, come vorrebbero far credere gli oppositori,  dopo tutti gli interventi terminati nello scròscio di prolungati applausi, ha mostrato invece  il piglio di LEON …LEON, piglio che non è mancato al candidato a Sindaco che già dalle prime parole, senza la minima incertezza, ha dimostrato di essere il giusto condottiero di questa battaglia elettorale.

Fluido, grintoso, propedeutico nella forma e nella sostanza, ha domato l’emozione e resuscitato la grinta che tiene celata nel suo animo poetico.

Ha concluso, dopo un intervento a braccio, intenso e propositivo, leggendo delle sue riflessioni,  dove la poesia ha dato spazio al sogno e il sogno alla realtà, in un coito assurto alle vette più alte della retorica politica.

 

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