CASALI DEL MANCO E IL GIOCO DELLA “MORRA”
Domenica nello spazio antistante l’Hotel Virginia si terrà un incontro di gioco della Morra, che vedrà protagonisti, il senatore omonimo, il meetup dei cinque stelle e l’uomo probabile candidato a sindaco “divide et impera”.
La morra è un gioco antichissimo, come riportano numerose note storiche. Le prime notizie che si hanno del gioco della morra risalgono all’antico Egitto: in una tomba di un alto dignitario di corte della XXV dinastia, si vede chiaramente il defunto intento a stendere il braccio con un numero, contrapposto ad un altro giocatore.
Proseguendo nei secoli, in una pittura vascolare greca, appare chiaro il gioco tra Elena e Paride, con le mani protese nell’atto del gioco della morra. Tuttavia, è nell’epoca latina che si hanno le più chiare manifestazioni anche scritte: Cicerone, in un suo scritto, ci dice che “dignus est quicum in tenebris mices”, ossia “è persona degna quella con cui puoi giocare alla morra al buio”. In latino la morra era indicata come “micatio”, dal verbo “micare”, che per esteso era “micare digites”, ossia protendere le dita nel gioco.
Nel neonato Comune dei Casali del Manco, questo gioco, ormai in disuso, verrà riesumato sotto le mentite spoglie di un convegno che come al solito in Presila si preannuncia, riassumendo, sempre con la storica frase: “Sviluppo e prospettive del territorio: Quale futuro!”
Un incontro di mani protese, non oggetto di svago, ma sicuramente, un pretesto per un accordo elettorale dai contorni sfocati che potrebbero sfociare in una lista “cinica” in evidente contrasto con la linea del movimento. Un’altra storia, invece, se il futuro cavaliere della tenzone elettorale, si riterrà pronto a buttare alle ortiche la falce e il martello del vecchio stemma, ed aggiungere a quella rimasta le quattro che gli mancano per l’imprimatur che gli consenta di cavalcare un cavallo travestito da grillo. Mugugni penta stellati, sussurrati con proteste ancora malcelate si addensano come nubi gravide di pioggia sui partecipanti meetup, organizzatori dell’incontro. Analizzando i nomi dei giocatori, pare scontato per evocazione omonima quale sarà il vincitore del torneo, ma non sempre col nome “SILUPESCU” si ha certezza di far carriera in polizia, sia in Calabria che nella vicina Romania.
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