METRO COSENZA: CIMITERO DI ELEFANTI?

La scoperta di un Papput su Viale Mancini

“La scoperta a Cosenza, durante i lavori della Metro, rafforza la convinzione che la città Bruzia dopo quella fatta in Sila potrà aspirare a diventare patrimonio dell’Unesco”. Lo ha detto la Presidente della Regione all’annuncio ufficiale del ritrovamento dei resti di un Elephas antiquus, della specie PAPPUT, nel bel mezzo di Viale Mancini. “I risultati di questa eccezionale e straordinaria scoperta –  ha aggiunto – sono importantissimi perché fanno emergere la ricchezza complessiva del nostro territorio. Su di essa continueremo ad investire per sostenerla e per andare oltre”. Nel corso del suo intervento conclusivo il governatore ha sollecitato “un programma che faccia emergere quanto ancora non è emerso” L’esemplare, da come appare nella foto, emerge dal terreno ancora in buono stato di conservazione e la continuazione dello scavo per portare alla luce l’intera sagoma verrà affidata alla soprintendenza che ha chiesto la sospensione temporanea dei lavori della metro. Qualcuno ha già ipotizzato trattarsi di un elefante di Annibale anche se autorevoli esponenti dell’Amministrazione si sono spinti oltre dicendo che nulla esclude che questo possa essere appartenuto ad Alarico. Se così fosse, Cosenza eguaglierebbe Rende con la Manna che cade dal cielo sia per i risvolti archeologici della scoperta ma di più per la concreta  probabilità di trovare il famigerato tesoro da tempo nei sogni cristallizzati del nostro amato sindaco. Un tesoro inestimabile che farebbe impallidire le mega opere europee realizzate e da realizzare (vedi stadio S. Vito)  che porterebbe la città bruzia non più ai vertici dell’Europa ma a quelli del mondo intero.