MINNITI E LE CATENE SPEZZATE DI OLIVERIO

La minaccia di un incatenamento davanti a Montecitorio, come annunciato dallo stesso Oliverio in un comunicato stampa, è stata ritirata. Il governatore ha infatti ripiegato su un incontro in programma il 5 Dicembre a Roma con la ministra della salute Lorenzin. «Andrò a questo incontro e chiederò che ci sia un atto interruttivo immediato. Non devo negoziare nulla, la Calabria deve essere messa alla pari delle altre regioni e avere un sistema sanitario tale da garantire ai cittadini le cure nella propria terra. Sarà una sfida da far tremare le vene ai polsi» con questa minaccia sismica, Oliverio, ha tuonato ai microfoni dei giornalisti prima di dare il via all’assemblea da lui convocata con i sindaci calabresi proprio per discutere della sanità nella nostra regione. Lo stesso Minniti alla Leopolda aveva diffidato il governatore con parole chiare «: non si accettano pagliacciate da fronde interne al PD, contro il governo. Men che meno incatenamenti e cazzate simili.»

La delusione di non poter più vendere catene e lucchetti al governatore è serpeggiata in tutte le ferramenta della regione. Anche rinomate gioiellerie, con il Blak Friday, si erano offerte di praticare sconti SHOCK  per eventuali catene e lucchetti in oro massiccio, allorquando il Presidente ritenesse quelle usuali in ferro, non consone alla sua carica istituzionale.  I maligni, parlano di un dietrofront già concordato con i vertici del PD per buttare un po’ di fumo negli occhi  a chi nel suo partito la sanità la vede più “SCURA” della mezzanotte, altri come una “diminutio” non più tollerabile alla sua immagine azzoppata, che ha cercato di recuperare con un altro elefante, stavolta un po’ più preistorico della sua sanità. Avessero trovato quei reperti nel comune di Celico, nella famigerata Località S. Nicola , famosa per la mega discarica, il governatore non avrebbe avuto dubbi a dichiarare. «La Calabria non manca mai di stupirci. Faremo richiesta all’Unesco di dichiarare Celico, patrimonio dell’umanità. A volte, avrebbe concluso, non tutti i mali vengono per nuocere.»