UN SENZATETTO: “COME VIVERE MEGLIO SOTTO UN PONTE… DI CALATRAVA”

UN SENZATETTO: “COME VIVERE MEGLIO SOTTO UN PONTE… DI CALATRAVA”

IL SINDACO OCCHIUTO & UN CANE SENZA TETTO

 Dopo la grande eccitazione dello scorso 23 luglio, conclusasi con la maestosa erezione del “PENONE” del Calatrava, venerdì 26 Gennaio la maggior parte dei cosentini, con l’annunciata maestosa inaugurazione, potrà finalmente raggiungere, a distanza di sei mesi, l’acme di un piacere tanto desiderato dopo un coito tanto vilipeso e discusso da una nutrita minoranza di cittadini. I più incazzati sono i destinatari dei finanziamenti Gescal… quel nutrito gruppo di persone che speravano con questi fondi di ottenere una casa popolare e che invece, a quanto si dice, la Regione sembra aver impiegato per le opere di sistemazione esterna del manufatto di attraversamento del fiume Crati. Il malcontento che prenderà corpo, con una protesta che si svolgerà il giorno dell’inaugurazione davanti all’Hotel Centrale, attualmente occupato da sfrattati e senzatetto è anche accresciuto dalla convinzione che la spesa per la faraonica festa inaugurale mal si concilierebbe col disagio che serpeggia tra una nutrita fetta della comunità cosentina e non solo. Siamo alle solite. C’è chi, con inusuale goliardia, pubblica post con scarsa immaginazione, di manichini appesi a una corda (immagine già postata dai tifosi della Lazio al Colosseo) scrivendo accanto alla foto del sindaco Occhiuto: “Ho già comprato 33 corde per il 26. Mi raccomando agli odiatori non mancate”… ingiurie prontamente rimandate al mittente, in pieno Consiglio Comunale, nella seduta di ieri, da parte di una signora che, con un disegno di un impiccato appeso al collo ha ribadito: “…La gente si impicca per motivi seri. Noi saremo presenti all’inaugurazione del ponte di Calatrava, senza corde. Non ci servono, ci hanno già impiccato”. A molti è sembrato di essere ritornati ai tempi dei Guelfi e Ghibellini: in questo ambito politico la lotta denominò chi appoggiava l’impero (Ghibellini) e chi lo contrastava in appoggio al papato (Guelfi). Con una fantastica trasposizione temporale definirei Ghibellino chi appoggia Occhiuto e Guelfo chi lo contrasta (si fa per dire) e tra i quali spicca su tutti Sua Santità Guccione.
Vorrei concludere questo articolo senza nessuna critica al nuovo ponte di “S. Francesco da Paola” sostenendo che in questa diatriba la ragione del disagio mal si concerta con lo sfoggio del superfluo, se per superfluo si indica un’opera che comunque serve alla città sia come simbolo che come rinascita di un Sud, che alcune grandi opere le ha sempre viste in cartolina. La verità vera è quella che spesso la politica farebbe bene a riflettere sul sogno raccontato dal re Nabucodonosor nel “Libro di Daniele”… una grande e magnifica statua con la testa d’oro, il petto e le braccia d’argento, il ventre di bronzo e i piedi in parte d’argilla e in parte di ferro che viene colpita proprio agli arti inferiori da un masso che rotola giù dalla montagna, provocando lo sgretolamento della stessa in piccolissimi frammenti, subito spazzati via dal vento.
Con i soldi del concerto e quelli per la festa del ponte, sommati ai futuri fondi Gescal, un senzatetto con le lacrime agli occhi, ma con il piglio di un architetto consumato più dal freddo che dalla professione, mi ha riferito… Con tutti quei soldi mal spesi si poteva utilizzare lo spazio sottostante il maestoso ponte come casa di riposo provvisoria. In questo modo non mi sarei sentito nemmeno uno sfrattato.
Il comune, ha continuato, avrebbe potuto mettere a disposizione di noi poveri disgraziati due camere da due posti letto ciascuna, dotate di tutti i servizi igienici, con doccia, sala per la consumazione dei pasti, soggiorno con sala televisione, deposito bagagli, posto per automezzi. Un “progetto famiglia” momentaneo di tre mesi, rinnovabile. Un servizio base che preveda il pernottamento e prima colazione con riordino e pulizia di camere e bagni giornalieri e a chi lo dovesse richiedere, la messa a disposizione della cena, lavaggio con stiratura dei vestiti e addirittura il ricovero esterno di piccoli animali domestici. L’asilo notturno, ha continuato, potrebbe ospitare persone in difficoltà, ovviamente attestate dai servizi sociali, in funzione dalle 19 alle 9. I richiedenti, sia uomini che donne, dovranno essere residenti nel comune di Cosenza e trovarsi in una condizione di disagio per la quale è necessario un immediato intervento di sostegno. È questo da parte del comune potrebbe essere un importante intervento che si unirebbe a tanti altri dei quali il sindaco, ad oggi, si è fatto carico. Occhiuto, ha proseguito, tra i tanti primati finora conseguiti potrebbe vantarsi di essere stato il sindaco dell’unica città al mondo che, con tutte le sue scarse possibilità, avrebbe potuto aiutare tutte quelle persone, che per vari motivi stanno attraversando momenti difficili, a vivere dignitosamente almeno per tre mesi, sotto un ponte, per giunta di Calatrava. Un lusso, ha concluso, che sì saprebbe di futuro sostenibile.

 

 



Print Friendly, PDF & Email
Previous IL RECENTE DIBATTITO CONSILIARE SULLA VECCHIA DISCARICA DEI CASALI DEL MANGANESE: VOTARE NO PER DIRE SI O VOTARE SI PER DIRE NO
Next ELEZIONI POLITICHE 2018: BANANE PER TUTTI

About author

You might also like

Politica

AISCIO’, L’ABITO CHE FA IL MONACO

Quasi 80 anni per ripagare una delle truffe più colossali ai danno dello stato, cioè di noi tutti, più surreali e grottesche della storia della povera Repubblica Italiana…e il leghista Pagano, alla camera, chiama “neo terrorista islamica” Silvia Romano.

Print Friendly, PDF & Email
Senza categoria 0 Comments

NAPOLITANO: AS…SAGGI DI GOVERNO

Con la nomina dei dieci saggi divisi un due commissioni, quella sociale economica e quella istituzionale, Napolitano cerca disperatamente di risolvere la quadratura del cerchio. Questa classica mossa, tipica della

Print Friendly, PDF & Email
Politica 0 Comments

RENZI E LA FESTA DELL’UNITA’: TANTO FUMO E NIENTE ARROSTO

A margine, un cane randagio, attratto dagli olezzi degli arrosti provenienti dagli stand,  il cui proprietario, si dice, simpatizzante del movimento 5 stelle, ha tentato un morso di protesta, fortunatamente

Print Friendly, PDF & Email

0 Comments

No Comments Yet!

You can be first to comment this post!