TAVECCHIO E IL GIOCO DELLE TRE CARTE

TAVECCHIO E IL GIOCO DELLE TRE CARTE

Chi si aspettava le dimissioni di Tavecchio e Ventura è rimasto deluso ma non perplesso. Ventura, con ancora 8 mesi di contratto ha pensato bene di farsi esonerare per incassare il resto del malloppo (500.000 Euro); Tavecchio invece, per pura sete di potere, ha deciso di rimanere al suo posto sicuro che, nominando un nuovo allenatore, riuscirà a calmare gli animi di tifosi ed addetti ai lavori. D’altronde, il discusso Presidente, compagno di merende di Ventura, sconosciuto ai più nell’ambito calcistico e pescato dal cilindro non si sa da chi, di gaffe ne aveva già collezionato parecchie.

Tavecchio e il gioco delle tre carte

La prima, quella famosa di Optì Pobà, sembrava fosse sufficiente almeno per una finta dimissione da Presidente della FIGC, fu seguita a ruota dal suo libro fatto acquistare dalla Federazione per poi concludersi con le affermazioni su ebrei e gay, che in un paese civile sarebbero state sufficienti a dimetterlo con l’aggiunta (visto il ruolo) anche di qualche “calcio” nel sedere.

Ma in Italia si sa, la rinuncia alla poltrona è uno sport praticato in molti settori della Politica e della Pubblica Amministrazione; male che ti va spesso vieni esonerato e premiato con buonuscite da milioni di euro.
Per alcuni politici corrotti a volte non basta nemmeno la magistratura, perchè ci pensa il parlamento (negando l’arresto) o gli elettori a riportarli negli scranni del potere.
Siamo diventati il paese degli “impresentabili” e a nulla valgono le proteste della maggior parte delle persone oneste, per ridurre questa piaga morale.
Ci viene da pensare che in questo mare di immoralità ormai anche chi non sa nuotare vive con la convinzione che può sempre trovare un salvagente che gli eviti l’annegamento. In questa nostra Italia di furbi e di virtuosi non sempre uno ha ciò che merita, ma di più quello che non merita. In questo caso in FIGC sembrano recitare il vecchio proverbio: Chi lascia il Tavecchio per il Nuovo sa quello che lascia e non sa quello che trova.
Noi invece lo sappiamo benissimo! Senza voler smentire il proverbio, una strada vecchia, più sconnessa e “Tavecchia” di così non si può percorrere nemmeno facendo finta di volarci sopra.

Ventura & Calciatori nel pallone: Italia eliminata

 



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