OLIVERIO COME PROMETEO E LA “SCURA” STORIA DELLA SANITA’ CALABRESE.

OLIVERIO COME PROMETEO E LA “SCURA” STORIA DELLA SANITA’ CALABRESE.

Mario Oliverio: il nuovo Prometeo degli anni 2000

Nel teatrino della politica calabrese, farcito di figure tra il serio ed il faceto, non poteva mancare la metafora di Prometeo, evocata dalle nude carni del nostro amato Presidente Oliverio che minaccia di incatenarsi davanti a Palazzo Chigi per ottenere la revoca di Massimo Scura da commissario, visto (ma lui nega) come l’aquila nera della sanità calabrese.

Scura, commissario di nomina governativa per il piano di rientro dal deficit accumulato nella sanità, è l’uomo che da tempo turba i sogni del Presidente. Questa nomina è per lui una ossessione personale, e la minaccia delle catene nasce dal convincimento che se gli ospedali sono ridotti come sono, se i calabresi vanno a curarsi fuori regione, (la spesa dice… in questi anni è passata da 200 a 300 milioni di euro) se il diritto alla salute ai calabresi è stato negato da tempo, la colpa è nell’impossibilità della Regione di gestire direttamente la  “scura” sanità calabrese. Infatti in un recente convegno ha dichiarato:

 “Se entro il 30 novembre non arriveranno risposte concrete, e non lo dico assolutamente in termini di sfida, mi incatenerò davanti a Palazzo Chigi e dirò all’Italia intera che questa situazione è intollerabile e che questa vergogna deve essere definitivamente cancellata. Lo farò con la consapevolezza del gesto che andrò ad assumere e della gravità del suo significato. Un gesto che non sarà il gesto di un disperato, ma di un Presidente di Regione eletto dalla sua comunità che ha il dovere di rappresentare e lottare con ogni mezzo ed energia per risolvere i problemi di una regione a cui non si danno risposte, a cui non si corrisponde con scelte che sono state sollecitate da tempo e che, finora, non hanno avuto alcuna risposta. Mi auguro – ha concluso Oliverio – che prima del 30 di novembre possa arrivare da Roma un segnale concreto di sensibilità rispetto a questa questione. Diversamente saremo costretti a combattere questa battaglia e a portarla fino in fondo. E non sarà affatto una battaglia “una tantum” o un fuoco di paglia. Al mio partito, al Pd che guida il governo del Paese, affido questo messaggio”.

Noi per solidarietà questo messaggio lo abbiamo accolto con la realizzazione di una immagine evocativa che lo vede come Prometeo incatenato a una rupe e con il becco ricurvo e appuntito di un’aquila che gli strappa la carneUn’espediente mediatico per stimolare un gesto di pietà del Presidente Gentiloni affinchè, sempre col consenso di Zeus, possa fare di tutto per liberarlo dalle catene e dal becco ricurvo dell’aquila “scura” che tanta sofferenza gli produce con lo strappo delle carni della sua sanità.



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