LAURA FERRARA: LA STELLA DI CALABRIA IN EUROPA

LAURA FERRARA: LA STELLA DI CALABRIA IN EUROPA

LAURA FERRARA: PARLAMENTARE EUROPEA M5S

Con 2975 voti, l’attuale portavoce dell’European Parliament, è  risultata prima nella circoscrizione meridionale alle parlamentarie Europee del M5S.

 Un risultato questo della Ferrara per nulla inaspettato considerata la sua visibilità nei media nazionali e per l’ottimo lavoro svolto nei 5 anni della sua consiliatura  in Europa e in Italia.

Per lei non ci sono parole che possano definire, “in modo chiaro e circonciso”  il suo fascino professionale e politico. Parla il suo sorriso, condito con i fatti elencati nel suo curriculum parlamentare.  Se pensate di riconfermarla, abbiate 5 minuti di pazienza di leggere le sue fatiche, altrimenti se votate al buio potrete sempre illuminarvi con la luce dei suoi occhi.

ESPERIENZE POLITICHE

“Le attività come portavoce al Parlamento Europeo hanno riguardato sia i lavori nelle Commissioni parlamentari e in plenaria, sia interventi sulle diverse problematiche territoriali.
In particolare, è stata relatrice di relazioni di iniziativa legislativa, implementazione di direttive e regolamenti approvati dal Parl. Eur.; nel corso dei lavori, i testi sono stati pubblicati sul Sistema Rousseau-Lex Europa, dove ha ricevuto diversi contributi da parte degli iscritti.
In qualità di relatrice, particolare rilievo hanno avuto le relazioni su:
-accesso del pubblico ai documenti (relaz. trasparenza);
-lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata;
-implementazione Direttiva sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale;
-situazione dei diritti fondamentali nell’UE;
-Regolamento che stabilisce una procedura comune di protezione internazionale nell’UE.
In qualità di relatrice ombra, ha lavorato, tra gli altri, su:
-Regolam. di Dublino;
-Regolam. Guardia di frontiera europea (Frontex);
-Regolam. Agenzia dell’UE per la cooperazione giudiziaria penale;
-Direttiva lotta alla frode agli interessi finanziari dell’UE;
-Relaz. norme di diritto civile sulla robotica;
-Relaz. visti umanitari;
-Relaz. Procura europea;
-Regolam. Schengen;
-Relaz. tutela whistleblowers.
Attraverso interrogazioni alla Commiss. Eur., la presentazione di proposte o di esposti, ha portato avanti diverse battaglie a tutela dell’ambiente e della salute pubblica, occupandosi di:
• pericoli per gli ecosistemi marittimi e costieri derivanti dalle trivellazioni nel Mar Ionio;
• rischi per la salute e per l’ambiente derivanti dalle onde elettromagnetiche;
• inquinamento della Diga dell’Alaco;
• danno ambientale prodotto nell’area dell’ex Legnochimica di Rende;
• richiesta di individuazione delle responsabilità ambientali ricadenti sull’ILVA di Taranto;
• situazione della “Terra dei fuochi”;
• rischio inquinamento delle acque del fiume Noce;
• interramento rifiuti tossici Valle Oliva e vicenda “Navi dei Veleni”.
Sulla mancanza di trasparenza nell’uso dei fondi europei per la depurazione in Calabria, ha presentato denunce all’Olaf e sei interrogazioni alla Commiss Eu.

A più riprese, inoltre si è occupata di agricoltura, di pesca e della tutela delle eccellenze dei territori del Sud Italia. Una vittoria è stata raggiunta con la tutela dell’olio extravergine d’oliva prodotto dalle varietà carolea (maggiormente diffusa in Calabria) e coratina (Puglia), che rischiava di essere penalizzato da una modifica di un regolamento europeo.
Ha presentato una proposta di avvio di campagna di pesca sperimentale finalizzata alla redazione di un piano di gestione sostenibile a salvaguardia delle produzioni tipiche, del Made in Italy e della pesca artigianale.

Ha interessato la Commiss. Eur. e le Istituz. Naz. della mancata erogazione delle royalties alle marinerie crotonesi, ottenendo il riconoscimento da parte del Ministero delle Pol. Soc. e del Lav. del dovuto ristoro per il mancato pescato causato dalla presenza delle piattaforme estrattive ENI.
Ha organizzato un evento di promozione all’estero di prodotti di eccellenza regionali, coinvolgendo imprenditori, funzionari della Commiss. e della Camera di Commercio Belgo-Italiana in un workshop di formazione-informazione.
Attraverso un attento monitoraggio dei bandi e recependo diverse segnalazioni di molti cittadini, ha evidenziato e denunciato alla Commiss. Eur. diversi casi di mala gestione dei fondi europei da parte delle Pubbliche amministrazioni o dei privati, a seguito delle quali la Commiss. ha spesso avviato accertamenti al fine di sospendere, sbloccare o recuperare somme irregolarmente impiegate.
Riconoscendo l’importanza dei fondi comunitari come occasione di sviluppo e crescita dei livelli occupazionali ha organizzato giornate informative gratuite e aperte a tutti i cittadini sull’accesso ai fondi europei.
Ha attivato lo Sportello Punto Europa dove quotidianamente si forniscono informazioni sui fondi europei diretti ed indiretti. 
Ha presentato interrogazioni sulle problematiche che vivono i “tirocinanti della giustizia”, i vigili del fuoco c.d. “discontinui”, i ricercatori precari e i percettori di mobilità in deroga calabresi.
Ha eseguito visite ispettive e presentato esposti a seguito dei quali è stata determinata la chiusura di centri di accoglienza oggetto di business e violazione dei diritti.
Ha promosso visite presso il Parl. Eur. dedicate a studenti delle scuole superiori, studenti di giurisprudenza, ricercatori e imprenditori, convinta che la conoscenza diretta delle Istituzioni europee sia fondamentale per i cittadini.

… CHE DOVEVA FARE DI PIU’!

Considerato poi di essere stata la promotrice di “Punto Zero Acqua” progetto di monitoraggio dello stato di salute delle acque e del rispetto delle normative europee ambientali, attraverso prelievi e analisi possiamo affermare senza un ragionevole dubbio  che per lei:

“LA CLASSE NON E’ ACQUA”

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